#iorestoacasa Aprile 2020
In questi giorni di isolamento forzato cerchiamo di dare anche noi, insieme a tanti registi, produttori e festival il nostro piccolo – anzi piccolissimo – contributo.
Da mercoledì 8 fino a sabato 11 aprile sarà disponibile on-line “LA MONTAGNA DI ILIO” Selezione Ufficiale Trento Film Festival 2018.
Per tutti quelli che se lo sono perso, che ce l’hanno chiesto in questi mesi o vorrebbero semplicemente rivederlo.. Eccolo qua, buona visione!
Una storia di avventura ed esplorazione
“Che senso ha raccontare una storia silenziosa, una storia che non ha le parole per raccontarsi? Perché rivelare un segreto?”
Le Pale di San Lucano, nelle Dolomiti Bellunesi, sono montagne selvagge, incredibili. Eppure nascoste, come questa storia. La storia di Ilio De Biasio, alpinista di Cencenighe Agordino, dei suoi fratelli e dei suoi amici. Una storia di esplorazione e amicizia, di avventura e amore per queste montagne.
Una storia vera, senza clamore, alla ricerca della cosa più inafferrabile e preziosa che possediamo. La vita.
LA MONTAGNA DI ILIO
TIPOLOGIA: Documentario
DURATA: 42′
ANNO DI PRODUZIONE: 2017
REGIA – DOP – MONTAGGIO: Michele Coppari, Francesca Zannoni
PRODUZIONE: Cosenude Media Projects
DA UN’IDEA DI: Teddy Soppelsa
SOGGETTO: Michele Coppari, Francesca Zannoni
CON IL CONTIBUTO DI: Teddy Soppelsa
TESTI: Alessandro De Bon, Luca Visentini, Michele Coppari
SUPERVISIONE AL MONTAGGIO E GRAFICA: Daniele Paoletto
MOTION GRAPHICS: Eugenio Piazza
MUSICA: Giuliomaria Garbellotto, Cecilia Soraci, Roger McGuinn
CON: Ilio De Biasio, Ettore De Biasio, Silvio De Biasio, Andy De Biasio, Giacomo Lazzarini, Tony Zuech, Ivo Ferrari, Valter Bellenzier
SOTTOTITOLI: Italiano, inglese
2018 – Selezione Ufficiale Trento Film Festival – Italia
2018 – Selezione ufficiale Torello Mountain Film Festival – Spagna
2018 – Selezione ufficiale MFHF – Slovakia
2018 – Selezione Ufficiale Festival dei Festival – Svizzera
2018 – Selezione Ufficiale Nuovi Mondi Festival – Italia
Raccontare la fratellanza
La vera potenza de La Montagna di Ilio è il suo saper essere montanaro. Emotivo ed emozionante, ma discreto. Nei quaranta minuti da cui svettano le Pale i due registi hanno saputo raccontare la fratellanza. Forse il rapporto più difficile da illustrare perché laterale, sospeso tra il paradosso dell’essere di “sangue” e allo stesso tempo “non scelto”.
Un capitolo essenziale di una storia di emigrazione e radici, di alpinismo puro senza mostrine e “io”, ma con un granitico “noi”.
Alessandro De Bon – Il Gazzettino
A caccia di camosci, come un camoscio
Un diffuso pregiudizio circonda gli abitanti delle montagne, troppo spesso raffigurati come chiusi, torvamente diffidenti, quasi prigionieri di un ambiente ostile e delle sue leggi implacabili. Ilio De Biasio ha incarnato la perfetta smentita a questo pregiudizio: se ho conosciuto infatti un uomo veramente aperto al mondo, quello era lui.
Un uomo in sereno equilibrio, amico del mondo, costituzionalmente estraneo ai conflitti, al giudizio aspro verso gli altri. Così era l’uomo, così era l’alpinista: un istinto formidabile, come lo può essere solo quello dei veri montanari. Appreso sin da ragazzetto accompagnando il suo primo maestro, il padre, a caccia sugli impervi terreni delle Pale di San Lucano. Su e giù per terzi e quarti gradi, magari innevati, snidando le prede lungo tracce vertiginose ed estenuanti. Sotto lo sguardo attento e ammaestratore degli anziani. A caccia di camosci, come un camoscio.”
Toni Zuech – Planet Mountain
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